Sapete qual è la sfida più importante, ancora oggi, per un medico?
I processi infettivi, che uccidono milioni di persone in tutto il mondo, nonostante la prevenzione e lo sviluppo di terapie molto efficaci.
Quando sono stati scoperti i farmaci antimicrbici si è sperato che le malattie infettive sarebbero state sconfitte e che le infezioni sarebbero state relegate nella storia della medicina; così è stato per molti anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma poi col tempo, essendo i microganismi capaci di adatattarsi, si sono svuluppati molti batteri, come Pneumococchi resistenti alla Penicellina oppure enterococchi resistenti alla vancomicina. (entrambi, la penicillina e la vancomicina sono antibiotici molto potenti).
Agenti infettivi che sono stati scoperti in tempi più o meno recenti sembra siano venuti a contatto con l’uomo in seguito a varizioni ambientali e a causa di migrazioni animali e umane.
Un esempio è l’epidemia di encefalite da flavivirus simili al virus del West Nile del 1999 avvenuta a New York, che mai erano stati isolati negli Stati Uniti.
Ricorderete senza dubbio la SARS del 2003, causata da un coronavirus di nuova identificazione, che ha compiuto un salto di specie tra l’animale e l’uomo.
Sempre più spesso viene riconosciuto il ruolo degli agenti infettivi che causano malattie che prima non erano considerate infettive, come l’Helicobacter Pylori coinvolto nella genesi dell’ulcera gastrica e nell’insorgenza del tumore gastrico.