È il primo romanzo che leggo di Manzini.
Una lettura veloce e divertente, con uno stile fresco e diretto, lessico furbescamente ricercato riesce a dar vita a dei personaggi se non proprio tridimensionali almeno dotati di un certo spessore. La trama è piuttosto semplice e intuitiva, ma la forza del romanzo non sta nel giallo, ma nella forza descrittiva della natura valdostana.
Di sicuro continuerò con gli altri episodi.