La ventisettesima città – Franzen

Se anche voi come me non avete mai visitato gli negli Stati Uniti e adorate immergervi in culture lontane , Franzen è il vostro autore.

St. Louis, Missouri, Midwest : queste le coordinate della protagonista del romanzo.

E’ St.Louis a pervadere ogni pagina, a pulsare di vita, a decidere, a nascondere, a controllare, loro malgrado, i suoi abitanti.

Ormai apatica, ombra della passata dinamica città, St. Louis viene risvegliata dalla nomina di un nuovo capo della polizia: una donna indiana (ricordiamo che siamo nel 1988).

Questo il primo movens che dà inizio alla trama, caotica, a tratti senza senso, ma proprio per questo verosimile e avvincente.

I personaggi introdotti con la già sapiente penna del giovane Franzen, ci appaiono meno perfidi rispetto a quelli a cui ci abituerà in seguito, sono tratteggiati in modo da farci intuire le sfaccettature, ma senza indulgere troppo nelle descrizioni.

Lo stile è un po’ acerbo, ma il potenziale è già presente e come di consueto chiudere il libro risulterà difficile.

L’intreccio fitto di fili, non tutti comprensibili, non tutti logici, è narrato come se il punto di vista non fosse quello di una persona, ma quello della città, che guarda quasi divertita ciò che gli uomini fanno, quasi grata per essere stata risvegliata dal torpore speranzosa di tornare ad essere la quarta città degli Stati Uniti e non più la ventisettesima.

Mentre si scorrono le pagine le vicende quasi si dissolvono in una nebbia densa, in un incedere lento e senza senso, la descrizione di vite inutili, che si trascinano solo per inerzia, per tradizione, per un interesse personale privo di fine, ma solo fine a se stesso.

Le emozioni non vengono riconosciute, travolgono senza che se ne capisca l’importanza.

Uno spaccato di vita davvero intenso, come di rado mi è capitato di leggere.

Il piano di lettura narrativo si muove agilmente tra il giallo, il dramma e a tratti la commedia, grazie sopratutto ai dialoghi vivaci e spesso sarcastici, ma è quello sociale il più interessante; la società di questa cittadina è portata alla luce dalle azioni e dai pensieri di coloro che la abitano e mostra tutte le contraddizioni di una collettività arretrata e arenata nelle proprie convinzioni.

Una lettura consigliata a chi ama (come me) Franzen, ma anche a tutti gli altri.

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