Spunti di riflessione: dal facebook di Ruggeri

Non ho facebook, ci sono arrivata passando da Twitter;

tutta questa fatica per leggere un post di Enrico Riggeri sulla questione, ormai nota ai più, del caso sollevato da Aurora Leone.

In estrema sintesi la ragazza è stata invitata a giocare la partita del cuore, menfestazione atta a sensibilizzare le donazioni verso la ricerca contro il cancro.

Alla cena svoltasi la sera prima della partita Aurora viene invitata ad alzarsi dal tavolo in cui sedevano i giocatori della squadra dei cantanti, solo lei e non Ciro Priello anche lui invitato a partecipare alla partita.

Aurora ci dice che le è stato detto di cambiare posto in quanto donna.

Non sto a raccontare il botta e risposta che ne è seguito e che, ad oggi, è giunto ad una querela da parte di Pecchini alla Leone e ad un post di Ruggeri che fa molto riflettere.

Questo post:

Post scritto sulla pagina ufficiale di Enrico Ruggeri.

Sui social è già stato abbondantemente analizzato e criticato in ogni sua frase, ma quello che a me ha colpito è che dal 1987, quando ha scritto “Quello che le donne non dicono” pezzo portato al successo dalla Mannoia (inspiegabilmente?), non è evoluto da quella visione maschilista e intrisa di stereotipi che non solo è figlia della cultura patriarcale così dura a morire, ma ha danneggiato l’immaginario collettivo di noi bambine decenni che vedevamo i nostri genitori adoranti per quel testo così vero, così profondo e sensibile rendendolo parte della nostra identità femminile.

Ci sono voluti anni a capire quanto fosse sbagliato quel testo, misogeno e antiquato, ma leggendo oggi le parole di Ruggeri si può capire di quale cultura sono figlie: di quella società che considerava quel testo profondo e sensibile.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.