La pillola della sera: approccio al fenomeno no-vax

Il movimento No-Vax e Free-Vax (con le dovute differenze), nasce come un movimento che vuole scegliere se vaccinarsi o meno e sopratutto scegliere se vaccinare o meno i propri figli.

Negli anni in cui ho lavorato mi è capitato molto spesso che mi chiedessero informazioni sui vaccini, ma non ho incontrato molti No-Vax.

Il grosso della comunità l’ho incontrato sui social.

Io credo che alcune persone che si professano No-vax lo facciano più per scopi politici e non sanitari, l’impressione che spesso ho parlando con questi individui è quella di parlare di altro e non di salute.

Un esempio l’ho avuto tempo fa e ci ho pure fatto un articolo.

Questa frangia dei No-vax sono persone che vogliono rivendicare una fede, una nuova ideologia, un modo di vivere diverso.

Il problema che si pone, aldilà della impossibilità di debellare un virus, è che possono essere i loro figli a farne le spese e come comunità dobbiamo chiederci se questo è giusto.

Questa riflessione però non può essere limitata alla scelta delle cure, ma a tutte le scelte, può voler dire accettare che lo Stato entri di prepotenza in tutte le relazioni genitore-figlio, a partire dalla scuola, allo sport, al vivere in comunità.

Ogni volta che un obbligo entra nelle vite delle persone per la società è una sconfitta, quando avviene per la salute è doppiamente pesante: cercare di capire le cause del movimento no-vax, non mettere una pezza sugli effetti; cercare di capire le cause della diminuzione della copertura vaccinale, non obbligare le pesone perché i conti tornino.

I no-vax sono molto pochi, si tratta di pochi individui che però rappresentano un problema sociale, portano soluzioni semplici per sedare paure ataviche e irrazionali.

Come dobbiamo approcciarci ai No-vax?

Io credo che dovremmo semplicemente metter a disposizione, noi medici, la nostra conoscenza per chi ha dei dubbi, per chi legge o chi ascolta senza la pretesa di imporre, ma lasciando la libertà a tutti di scegliere, lavorando magari molto anche sui ragazzi maggiorenni che se non vaccinati, possono adesso farlo, investendo così su un futuro più roseo.

 

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