Lo scompenso cardiaco esiste in varie forme che ora andremo a descrivere:
- Insufficienza sistolica e diastolica: può sembrare una cosa difficile, ma in realtà non lo è, la prima forma è data da una incapacità del ventricolo di contrarsi e pompare abbastanza sangue, mentre nella seconda si ha un incapacità di rilasciarsi e di riempirsi normalmente.
- Insufficienza cardiaca a bassa e ad alta portata: questa in effetti non è una cosa semplice da spiegare, ma forse neppure molto interessante, vi basti sapere (ma se volete degli approfondimenti, mi raccomando chiedete nei commenti o nell’apposito spazio )che la maggior parte dei pazienti è colpito dal primo tipo che è causato da cardiopatia ischemica, ipertensione, miocardiopatia dilatativa e patologia valvolare.
- Insufficienza cardiaca acuta e cronica: questa distinzione invece è molto intuitiva, la causa principale di una forma acuta è una rottura valvolare o l’infarto e causa ipotensione arterioda, mantre la seconda forma progredisce lentamente, può causare gli edemi agli arti inferiori (le gambe gonfie) e la pressione è spesso preservata.