La pillola del mattino: la disfunzione erettile- valutazione del paziente

La valutazione del paziente che lamenta una disfunzione erettile non è semplice, perché l’imbarazzo che nasce nell’affrontare l’argomento è quasi naturale, soprattutto nel nostro paese, dove il problema della mancanza di erezione non è vissuto solo come un problema medico, ma come un problema sociale e si porta dietro uno stigma che mina anche la vita in società, poiché il maschio viene privato di ciò che comunemente è percepito come misura della propria virilità.

E’ ridondante dire che questo è sbagliato nel modo più assoluto, che la sessualità è prima di tutto piacere, di entrambi i patner, piacere personale e soprattutto condiviso e reciproco; se questo concetto basilare viene a mancare e l’erezione diviene il fondamento del rapporto, rubando il posto anche al piacere, ecco che iniziano molte problematiche, sopratutto di natura psichica, prima fra tutte l’ansia da prestazione.

Ma cos’è quest’ansia da prestazione?

E’, in parole molto povere, la paura di non essere all’altezza della situazione, l’idea che se l’erezione non è valida ci sia una devirilizzazione.

La disfunzione erettile, in realtà, può nascondere ed essere campanello d’allarme di molte malattie importanti ed è per questo che non va mai, mai sottovalutata.

Ci si trova spesso di fronte a pazienti che avrebbero potuto scongiurare un infarto oppure evitare le complicanze del diabete se solo avessero vinto la vergogna di palesare al proprio medico questo disturbo.

Il consiglio quindi è sempre quello di far presente il problema al proprio medico di fiducia perché a volte l’impossibilità ad avere un rapporto è il meno grave dei problemi!

Una buona valutazione del quadro clinico può non solo risolvere il porblema, ma può prevenirne altri!

 

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