La pillola del mattino: la depressione – ipotesi neurobiologiche

Dopo aver aver affrontato le affascinanti teorie Freudiane sull’origine della depressione, veniamo stamattina a parlare delle ipotesi neurobiologiche.

Negli anni sessanta del secolo scorso la prima ipotesi fu quella monoaminergica, postulata in seguito all”uso di alcuni farmaci,  come la reserpina, che determinando la deplezione di noradrenalina e serotonina, generano depressione nel paziente.

Al contrario i triclicici e gli IMAO, farmaci che incrementano questi neurotrasmettitori, migliorano i sintomi.

Come è facile intuire la soluzione sembrava essere a portata di mano, ma come spesso avccade non tutto è così semplice, infatti non tutte le forme di depressione guarivano in modo “miracoloso” per cui i ricercatori hanno iniziato a pesare al coinvolgimento di altri sistemi coinvolti.

 

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