La pillola del matitno: la depressione – la prima teoria di Freud

Tra le varie ipotesi che ci sono alla base dell’origine della depressione la più affascinante è senza dubbio quella psicoanalitica.

La teoria psicoanalitica sulla genesi della depressione è stata fatta da Freud nel suo trattato del 1915 Lutto e Melanconia in cui ipotizza che la depressione sia causata dalla rabbia introiettata in seguito alla persita precoce dell’oggetto d’amore, divenuto parte integrante dell’Io del soggetto.

Freud distingue il normale processo di lutto, legato alla perdita di un oggetto reale, dalla depressione, in cui l’oggetto perso è emozionale, così la rabbia invece che essere rivolta verso l’oggetto perso è rivolta verso se stessi.

In seguito Freud affina questa teoria introducendo il il concetto di un Super-io troppo severo, che causa sentimenti di colpa e di poca autostima.

Questa è stata la primissima teoria messa a punto dal padre della psicoanalisi, in un momento in cui questa era quasi sconosciuta e poco compresa.

Molti autori hanno poi modificato la teoria fino ad arrivare a Melanie Klein che collega la depressione ad un mancato superamento della fase depressiva tipica del bambino nella sua fase di crescita.

Il mancato superamento di questa fase sembrerebbe legato ad una scarsa qualità delle prime relazioni tra il bambino e il care-giver.

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