La pillola del mattino: Il primo mese d’inverno

Buongiorno a voi,

intorno a me stamani c’è una bianca coltre di neve, tutto il paesaggio è ovattato e c’è un silenzio quasi spettrale che, al pari della nebbia, mi fa sentire protetta e staccata dal mondo!

Io adoro la neve e sono così felice quando ho la fortuna di camminarci dentro e di bagnarmi le mani con la candida cosistenza di cui è fatta.

Il periodo dell’anno che preferisco è senza dubbio l’autunno, ma anche l’inverno mi riempie di gioia e di buoni propositi, di voglia di fare di realizzare alcuni di quei sogni che ancora sono nel cassetto, pochi a dir la verità, i più importanti li ho realizzati.

Quest’anno l’influenza tarda un po’ a farsi vedere, nella speranza che decida di fare passo, vi aggiorno sulla mia personale situazione.

Ho visto pochissimi pazienti, per il momento, con infleuza, di cui sono clinicamente sicura, forse cinque, ma su almeno uno ho dei dubbi.

Ho notato parlando con i pazienti che spesso tutte le infezioni da Paramyxovirus, cioè quelle infezioni che si chiamano parainfluenzali, vengono interpretate come inflenza e così ho, finalmente, capito perché molte persone non si vaccinano: credono che l’influenza, quella portata dal’Orthomyxovirus, sia stare cinque giorni a letto e poi basta.

Purtroppo l’influenza, quella vera è un po’ più complicata di così: come dico sempre, ogni giorno e non mi stancherò mai di dire, non è così facile contrarre l’influenza, se non si ha da zero a quattro anni, ma le complicanze possono essere piuttosto gravi: infezioni batteriche, polmoniti.

Quindi ricordo a tutti l’importanza della vaccinazione!

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