La sala d’attesa – Diabolik: Nessuno è innocente (LVI – 11)

 

Uno dei (tanti) fumetti che leggo è Diabolik; l’ho sempre letto saltuariamente, ma da qualche tempo non me ne perdo un numero.

Cosa c’è di divertente e attrattivo in questo fumetto, sempre uguale a se stesso, in cui sai già la conclusione?

C’è la fantasia degli autori che riescono sempre a trovare modi originali e mai banali per far si che Diabolik ed Eva riescano nel loro colpo, che quasi sempre trova la sua ragione d’essere nella sfida, nella sua difficoltà.

C’è anche la quotidinità di Eva e Diabolik che vivono la loro vita nel modo più sereno possibile, privi di quell’ansia che dovrebbe essere presente; allora troviamo Lui che legge il gionale, mentre Lei fa un bagno nella piscina, oppure piccoli screzi dovuti alla gelosia o a opinioni non sempre condivise.

Nel numero di questo mese ci troviamo di fronte ad una storia molto elaborata (soggetto: Altariva-Pasini; Sceneggaitura: ALtariva; Disegni: Nunziati-Brandi; Copertina: Buffagni), in cui si conoscono quattro personaggi, in una sorta di qaurtetto amoroso; una donna, Cora, che è una sorta di burattinaio di tre uomini ammaliati dal suo fascino; tre uomini del tutto diversi uno dall’altro, ma con una personalità ben definita e ben descritta.

La trama si intreccia e si svolge in modo apparentemente semplice, ma come ho detto, grazie alla caratterizzazione dei personaggi, nell’unico modo possibile e anche Diabolik ed Eva si inseriscono in modo davvero fantastico.

Anche Ginko fa la sua parte, ma in un ruolo più defilato.

Buona lettura, che non delude come ormai non lo fa da molti mesi.

 

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