La pillola della sera: un po’ di me (La professoressa Belisario)

Buonasera a tutti i miei quattro lettori, di sicuro mi conoscete personalmente, ma magari non conoscete la mia storia.
Mi chiamo Silvia Toccafondi, classe 1977, sono nata e ho vissuto a Prato nella fantastica Toscana, sono già fortunata anche solo per questo.
All’età di circa cinque anni, così narrano le leggende familiari, già avevo un sogno: essere la Professoressa Bellisario.
Chi è costei vi chiederete!
Questa donna, i cui contorni sono sfumati e avvolti da un’aura quasi mistica era la pediatra che mi aveva in cura da bambina.
Il suo studio si trovava a Firenze vicino al Mayer, l’ospedale pediatrico del capoluogo toscano, in un palazzo che nei miei ricordi di bambina era di quelli che appartenevano alle principesse, ma quello che ricordo con maggior precisione è l’odore del salotto (perchè non l’ho detto, ma riceveva nella sua abitazione), dove c’era una sorta di sala d’aspetto; quell’odore mi dava serenità e mi faceva stare bene, al sicuro.
Poi c’era lei, che si prendeva cura di me, con quel modo di farmi sentire l’unica della quale si interessasse davvero, che non poteva esistere al di fuori del suo camice bianco e di quegli strumenti magici con i quali riusciva a parlare col mio corpo.
Non ho ricordi in cui non sapessi di essere un medico, l’ho sempre saputo, fin da quando ho coscienza di me.
Deve essere stato un parente che un giorno mi chiese : “cosa vuoi fare da grande?” e io senza neppure un attimo di esitazione dissi “La professoressa Belisario!”.
Da allora mai un dubbio è balenato nella mia mente, nessuna sirena ha corrotto la mia passione.
La certezza dentro il mio cuore di vedere quel futuro è stato il faro che ha guidato la mia turbolenta navigazione verso quel traguardo, che ogni giorno fa sì che cerchi di far sentire ogni paziente che si rivolge a me il solo che davvero conta, sperando di trasfondere questa mia passione in qualche altra vita.

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