La pillola del mattino: le delusioni sempre dietro l’angolo

A volte capita che, anche dopo tanti anni di rapporto con i pazienti, qualcosa vada storto: a volte si capisce e si fa ammenda, a volte, invece non si riesce a comprendere cosa si sia fatto di sbagliato.

Il rapporto col paziente come ho scritto altre volte è un equilibrio instabile e molto delicato e spesso condizionato da terze persone, che non comprendendo la debolezza del congiunto e che finiscono per incrinare quell’equilibrio.

Io non sono ancora riuscita a trovare un modo per rendere quell’equilibrio stabile e a proteggerlo dagli eventi esterni.

Non riesco a vivere questa professione con distacco o con poca empatia, per cui finisco sempre per stare davvero male quando qualche paziente, senza nessun motivo apparente, decide di non fidarsi più.

Lo accetto, perché so che di sicuro ho sbagliato qualcosa o nel modo di comportarmi o nel modo di approcciarmi a quella persona.

Vorrei saperlo per migliorarmi e per rendere migliore la mia professione e la mia professionalità.

Ogni volta che succede una cosa simile io mi chiedo per giorni e giorni cosa ho fatto di sbagliato e il più delle volte non arrivo ad una risposta, ma cerco comunque di essere severa con me stessa e di migliorare quello che posso migliorare.

 

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