Buongiorno a tutti,
Dopo tanto tempo torno a scrivere.
Un po’ di riposo mi serviva per riflettere, su molte cose, personali e pubbliche e per riordinare le idee.
La vita di ognuno di noi si divide, quasi sempre, in virtuale e reale, ma capire quale sia più vera non è sempre facile.
Girellando sul web si viene a contatto con moltissime personalità, spesso anche appartenenti allo spesso profilo.
Spesso viene detto che dietro ad una tastiera ci si sente sicuri e quindi siamo, in qualche modo facilitati a dare sfogo, se nom proprio agli istinti, ai sentimenti che in un mondo corporeo sarebbe difficile esprimere.
Allora mi chiedo e vi chiedo: quale delle due versioni (semplificando) è più vera?
Quella in cui un individuo è libero (perchè convinto che non vi siano conseguenze per i suoi atti) oppure quella in cui lo stesso individuo si sente costretto da convenzioni sociali o dal proprio carattere ad assumere un certo comportamento?
È capitato sul web, in particolare su twitter, di discutere sulla necessità o meno di una “patente nautica” per tutti coloro che desiderano esprimere opinioni sul web.
Inutile dire che sono contraria, ma mi piacerebbe molto conoscere la vostra opinione.
Da stasera inizieremo un percorso di anlisi e di discussione, almquale vorrei tanto partecipaste o attraverso i social o qui nei commenti su come intendete l’approccio col medico di fiducia:quali siano i desideri e le aspettative.
Io da canto mio vi porterò in cambio esperienze, ricordi ed emozioni!
😘😘
Non è vera né l’una né l’altra, cara Silvia.
Dietro una tastiera forse si dà più sfogo a sé stessi, ma non è detto che lo si faccia in modo veritiero.
Quanto alle costrizioni della vita reale, credo siano meno accettate di quello che ci si lascia troppo spesso intendere, e quindi anche qui è difficile che rivelino un carattere e null’altro.
Ma sulla necessità di ottenere una patente per navigare su internet tu che ne pensi?