Da dove nasce la diffidenza verso i vaccini

Da quando i primi vaccini sono stati pensati, realizzati e infine usati, c’è sempre stata una diffidenza, quasi irrazionale da parte delle persone.

Avendo studiato il meccanismo d’azione e tutto ciò che si  conosce del sistema immunitario, l’importanza dei vaccini mi appare indubbia, ma discutendo con i pazienti e con le persone sui social media e nella vita reale ci si scontra con la realtà e la diffidenza assume dimensioni piuttosto vaste.

Quando parlo di diffidenza non  parlo di no-vax o free-vax o persone che decidono di non vaccinarsi, ma di coloro che sono impauriti, che fanno domande, che vogliono capire cose che di solito non avviene quando, per esempio ad un bambino che non respira viene somministrato il salbutamolo.

Io credo che la diffidenza verso i vaccini nasca principalmente perché vanno fatti quando il vaccinando sta bene e se subire un’iniezione quando si è malati è difficilmente accettato, figuriamoci quando si è sani: diviene davvero quasi insostenibile!

E’ in questo frangente che il compito del medico di fiducia è molto importante, perché manca l’esperienza diretta della malattia e l’esperienza non si trasmette si può solo raccontare.

Il vaccinando deve fare un atto di fiducia quando il medico gli dice che con quella puntura egli non si ammalerà, perché se tutto va bene, non  avrà mai la prova che il merito è stato del vaccino.

La prevenzione si basa tutta su questo principio, inoltre è possibile che dopo un vaccino compaia febbre, anche alta, su un individuo che in precedenza stava bene: anche questo non aiuta.

Quindi io credo che la causa della diffidenza sia da ricercare nel fatto che alla fine la vaccinazione, per i più, è un atto di fede e la fiducia va conquistata, il medico deve consquistarsi quella dei pazienti.

E’ tipico dell’uomo preferire non fare a fare, è dunque molto importante che il paziente si fidi e si affidi al proprio medico.

4 Risposte a “Da dove nasce la diffidenza verso i vaccini”

  1. Gentile Silvia, sai quanto io sia un fan della sintesi e della brevità, quindi permettimi di riassumere in una sola frase tutto quel che tu hai ben esposto prima: è una questione di stupidità incomprensibile nel 2018. Solo il fatto che a forza di vaccini abbiamo cancellato il vaiolo dalla faccia della Terra qualcosa vorrà dire, no?

    1. Certo, da un punto di vista prettamente razionale e scientifico non ci sono dubbio che, allo stato attuale delle conoscienze la vaccinazione sia il metodo di prevenzione migliore.
      Purtroppo il problema no-vax è più ampio e tocca corde che non sono razionali, tocca la paura e la sfiducia.

      1. Leggo adesso che il governo ha fatto dietro front.
        Sono molto contenta, perchè questo cintinuo tira e molla non fa altro che aggiungere confusione a confusione, spero che tutto ciò possa far riflettere i più e si possa giungere un giorno a non fover essere più obbligati, scegliere razionalmente fi vaccinarci e vaccinare i bambini.

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