La pillola del mattino: l’entrata dei patogeni nell’organismo

Come dicevamo ieri un patogeno, perché possa generare la malattia, deve riuscire ad entrare in contatto con l’ospite e deve anche riuscire a crescere all’interno di esso, mettendo in atto diverse strategie per eludere i sistemi di controllo e di difesa.

Molte volte sono proprio i sistemi di difesa dell’ospite a causare,  più che il patogeno stesso, sia la malattia che i sintomi e i segni tipici .

La via d’entrata di un patogeno all’interno di un organismo può essere la mucosa, cioè quello strato che ricopre l’apparato respiratorio, gastrointestinale e urogenitale, ma anche le ferite, come tagli o abarsioni.

Quindi un patogeno per farsi strada deve trovare il terreno giusto, ma anche questo non è sufficiente, perché se non ha la possibilità di sconfiggere le difese presenti in quel determinato tratto, la sua morte sarà sicura.

Un patogeno che voglia penetrare, per esempio, attraverso il tratto gastroenterico, con le goccioline di saliva deve riuscire a sopravvivere in quell’ambiente e superare la linea di difesa, ancora più difficile se la via di passaggio è la cute integra, infatti a parte poche eccezioni, i patogeni non sopravvivono sulla pelle.

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