Come ridurre il fastidio del dormire a bocca aperta e come dormire meglio?

Riceviamo da Annamaria questo quesito:

Come sempre di fronte ad un problema medico dobbiamo applicare un metodo, che consiste nella raccolta dei sintomi che il paziente riconosce.
In questo caso la paziente ci dice che la notte respira a bocca aperta, questo già ci fa capire che con buona probabilità non abita da sola e che qualcuno glielo ha detto, quindi è possibile raccogliere anche altre informazioni: russa? dorme a supina? ha apnee? tutte informazioni che una persona che abita da sola non può darci e che dobbiamo ricavare in modo indiretto.
Un’altra cosa molto importante è capire se al risveglio è riposata o no, se durante la giornata soffre di colpi di sonno, se è più irritabile, se ha un tono dell’umore deflesso se è soggetta a cambi repentini di umore, bocca secca e mal di gola.

Tutte queste informazioni ci servono per capire la causa del sintomo.

Le cause possono essere molteplici:

– malfunzionamento nel naso ( polipi o setto nasale deviato)
– mandibola arretrata o più piccola del normale che porta la lingua a scivolare lungo la gola.
– volume dell’ugola aumentato
– obesità
– sinusite cronica
– noduli tiroidei

Un metodo per curare la sinusite cronica, soprattutto quando il naso è molto piccolo e non permette la fuoriuscita del muco sono lavaggi nasali frequenti (5 ml da 0 a 1 anno; 10 ml da 1 a 3 anni, 20 ml oltre i 3 anni) che ripristinando la via d’accesso ai seni paranasali permettono il passaggio dell’aria anche da distesi.

Se sono presenti noduli tiroidei, polipi nasali o deviazione del setto per lo più la soluzione è chirurgica, per i problemi di malocclusione è necessaria la consulenza odontoiatrica.

Per l’obesità è necessario perdere peso, non solo per la diminuzione del volume corporeo, anche per scongiurare la sindrome metabolica che peggiora la situazione.

Per capire se durante la notte sono presenti apnee un metodo è la polisonnografia

Anche l’invecchiamento comporta una lassità dei tessuti e quindi la tendenza a far passare l’aria dalla bocca anziché dal naso, un consiglio è quello di cercare di dormire sempre su un fianco.

Esiste una vera e propria igiene del sonno:
[Manuale di psichiatria- Siracusano- pg561- tab 23.4- Il pensiero scientifico editore]

Condizioni della camera da letto: la camera dovrà essere fresca, buia e sufficientemente silenziosa. Per attutire i rumori ambientali per un breve periodo si potranno utilizzare i tappi auricolari. Dovranno essere ostacolati tutti gli stimoli estranei al sonno, eliminando dalla camera da letto il televisore, lo scrittoio e la cyclette, lo smartphone e il tablet. La camera da letto dovrebbe essere riservata solo al sonno e all’attività sessuale e la lettura di un libro.
Abitudini collegate al sonno E’ necessario che venga definito un orario realistico per coricarsi e risvegliarsi. in base a questo dovranno poi essere seguite abitudini regolari di sonno, coricandosi ogni sera e alzandosi ogni mattina allo stesso orario, indipendentemente dalla durata totale del sonno notturno.
Comportamenti che ostacolano il sonno Evitare di appisolarsi durante il giorno, bere alcolici o fumare, specie al momento di coricarsi, assumere in ore serali sostanze contenenti caffeina (caffè, tè, cola, cioccolato, bevande energizzanti)
Esercizio fisico Un esercizio fisico non stressante ma regolare (ad esempio camminare all’aria aperta) effettuato durante il giorno non contribuisce soltanto alla salute in generale, ma anche a migliorare il sonno. Tuttavia se l’esercizio fisico viene effettuato nelle ore serali, risulta controproducente, perché può attivare l’apparato cardiovascolare e il sistema nervoso, impedendo l’addormentamento.
Comportamenti che favoriscono il sonno Può risultare utile adottare un rituale fisso prima di coricarsi, mettendo in atto una sequenza di gesti, come spazzolarsi i denti, lavarsi, mettere in ordine o caricare la sveglia.
Rilassamento stress e preoccupazioni sono tra i maggiori ostacoli al momento dell’addormentamento. Per cercare di rilassarsi può essere d’aiuto fare un bagno caldo prima di andare a dormire, o leggere un libro a letto.

Se poi interessa c’è anche tutte le terapia comportamentale del sonno, che potremmo affrontare in un’altra discussione.

2 Risposte a “Come ridurre il fastidio del dormire a bocca aperta e come dormire meglio?”

  1. Ma se uno dorme, quindi è in una situazione di incoscienza, come fa a rendersi conto che sta dormendo a bocca aperta ?

    1. In due modi: viene riferito da una persona che sia presente oppure attraverso segni indiretti, come la bocca secca la mattina al risveglio o un forte mal di gola che poi durante la giornata scompare. A volte è anche possibile svegliarsi nel pieno della notte con un bisogno impellente di bere.
      Questi possono essere i segni del dormire a bocca aperta, ma in effetti non è semplice capirlo se si vive da soli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.