La sala d’attesa:


Soggetto di Alex Bertani
Sceneggiatura di Alex Bertani e Vito Stabile
Disegni e supervisione colore di Stefano Zanchi

Nel numero 3430 e 3431 di Topolino è venuta alla luce una delle più belle storie che abbia mai letto.

Ho sempre amato, come molti, il personaggio di Reginella, per la sua personalità ben delineata, di regina determinata che conosce bene i suoi desideri, che sa cosa davvero le interessa.

Ho letto questa storia in due parti, con i brividi sulla pelle, mi ha emozionato a tal punto da lasciarmi senza fiato, con le lacrimea gli occhi.

E’ davvero straordinaria la capacità di creare un’ alchimia simile sopratutto se si pensa che il personaggio viene in questa occasione ripreso dal passato (e che passato: nato dalla testa, come una novella Atena di Cimino e forgiata dalle matite di Cavazzano) e portato ad emanare ancora una volta una luce accecante.

Ci sono molti piani di lettura che possono essere analizzati:

  1. Narrativo. Il racconto di un amore impossibile, tra due paperi di mondi diversi, un’aliena e un terreste, un papero normale e una regina.
  2. Psicologico. La presa di conoscenza di ciò che davvero conta, per Paperino la sua famiglia, i suoi nipoti, suo zio, ma sopratutto Paperina che è tutto ciò che per lui davvero è importante, nonostante le difficoltà è con lei che la sua vita assume un senso, è lei che lo calma, lo tiene in equilibrio. Lui sempre sospeso tra l’apatia e la maniacalità, è lei il contrappeso che riesce a farlo alzare dall’amaca o farcelo tornare quando troppo preso dalle sue manie. (ho sempre pensato che Paperino soffrisse di disturbo bipolare)
  3. Politico/sociale: Reginella è una regina e non può anteporre i propri bisogni a quelli del suo popolo, infatti quando si rende conto di questo, prende coscienza del suo ruolo e capisce che l’amore per Paperino le dimostra che lei può provare dei sentimenti, ma non può cambiare se stessa e ciò che rappresenta
  4. Educativo: Quello che ho preferito di più e che ho trovato più interessante. Per far si che Reginella possa cantinuare a regnare i consiglieri del suo regno decidono di darle una pozione per dimenticare Paperino, ma lei in qualche modo sente il ricordo senza però percepirlo. Questo tipo di comportamento, nascondere le cose per proteggere è piuttosto tipico, ma porta sempre a disastri, perché deve essere il soggetto a decidere e a prendersi le responsabilità degli eventi che lo circondano, deve poter essere messo nella condizione di scegliere. Qui Reginella inizia a star bene nel momento in cui prende coscienza e può trovare il modo per gestire una faccenda che riguarda solo e soltanto lei.

Infine, ma non per importanza è da sottolineare la delicatezza di Paperone nei confronti del nipote, quel modo così dolce di aiutarlo.

La cosa però, che ha reso questa storia memorabile sono i disegni di un artista dal talento incredibile Stefano Zanchi che riesce a far parlare i personaggi nel silenzio delle vignette; intere sequenze mute che raccontano tutto, sentimenti, emozioni, suoni e profumi; vignette con dialoghi i cui sguardi svelano i pensieri dei personaggi e trasmettono più di ciò che mostrano, penetrando sotto la pelle e generando i brividi di cui parlavo prima.

Se siete appassionati Disney già avrete letto la storia, ma se non lo siete procuratevi questi due numeri perché non resterete delusi.

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