La pillola della sera: un po’ di me (le scuole elementari)

Non ho frequentato l’asilo, perché ho avuto la fortuna di avere una mamma che lavorava in casa e che si è presa cura di me tra le pareti domestiche.

Sembrerà strano, ma sono cresciuta estroversa, per nulla timida e chiaccherona comunque!

Quest’ultima qualità mi ha portato non pochi problemi per tutto il mio corso di studi, ma soprattutto alle elementari, dove il mio brusio in sottofondo ha fatto un po’ da colonna sonora a tutte le lezioni.

Ricordo che ci era permesso alzarsi per andare al cestino ad appuntare il lapis (la matita): le mie punte erano sempre perfette!

Oltre ad essere chiaccherona avevo e ho un istinto di sopravvivenza inesistente, cosa che portava la piccola me a litigare con i vari maestri che si sono succeduti (non se ne andavano per colpa mia però! già allora il sistema scolastico doveva avere delle falle) e il più delle volte fuori dalla porta in punizione.

Una volta il mio povero maestro, ormai disperato di farmi chiudere la bocca, prese mia madre da una parte e le propose il maestro di sostegno: la mamma storse la bocca, ma solo un po’ e la cosa cadde e io ho continuato a chaccherare imperterrita per tutti gli anni a venire, oltre che ad appuntare lapis come se non ci fosse un domani.

Ho vissuto tutti gli anni della scuola come un cammino obbligatorio e unico per arrivare a realizzare il mio sogno, ma con una fatica incredibile, perché mi piaceva imparare, ma odiavo studiare, quelle ore seduta a leggere con la mente che volava da altre parti, ma la forza del mio sogno mi ha guidato, è stato il faro nella notte, prima una flebile luce lontana che mi indicava a fatica la strada, ma poi sempre più luminosa fino al giorno della laurea, quando la mia vita, quella vera, quella sognata poteva finalmente iniziare!

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.