Come già vi ho detto sto leggendo “Il mulino del Po'” di Riccardo Bacchelli e come già ho detto mi piace davvero tanto.
Voglio condividere con voi i miei progressi (ho già fatto qualcosa del genere su Twitter con Guerra e Pace ed è stata abbastanza apprezzato, spero possa piacere anche a voi).
La trama la conoscerete in molti, anche grazie allo sceneggiato che andò in onda negli anni sessanta: Lazzaro Scacerni tornato dalla campagna Russa mette su un mulino con finanze non proprio legali e inizia questa avventura che ci accompagnerà per tre generazioni.
Cosa mi sta piacendo:
- senza dubbio il periodo storico, metà dell’ottocento, caso vuole che sia già il terzo libro che leggo in poco tempo ambientato in quel periodo (Guerra e Pace e La Certosa di Parma).
- Il genere del romanzo storico, non credevo di amarlo, invece sto iniziando ad apprezzarlo molto
- Lo stile tra l’ironico e il drammatico, leggero, ma serio che trascina come appunto un fiume in piena ed è molto difficile arrestarsi, anche i punti che mi stanno convincendo meno sono scritti così bene che smettere di leggere è molto difficlie, qualcosa di simile avviene nella lettura de “I promessi Sposi”
Cosa non mi sta convincendo:
- La trama non è molto intensa, ma per me è qualcosa di davvero secondario, in un libro proprio non mi interessa, certo se è appassionante è un valore aggiunto. In questo caso, per il momento, non è di sicuro il punto di forza.
- I personaggi sono bidimensionali, per capire il piano psicologico si deve far riferimento agli avvenimenti storici, al fermento culturale dell’epoca, che è descritto in un modo sublime, ma di per sè non hanno una caratterizzazione soddisfaciente.
Ora vado a continuare il secondo dei tre tomi, a breve un nuovo aggiornamento.