La pillola della sera: ai miei cari e preziosi pazienti

La stanchezza da qualche tempo mi sopraffà: ripetere costantemente, incessantemente, continuamente sempre le stesse cose, far girare ogni giorno ogni discussione sulla Covid non è semplice non lo è per me.

Poi però penso a molte persone che sono riuscita a intercettare, per le quali ho voluto il tampone, ho voluto il ricovero, nonostante le resistenze.

Le telefonate dalla corsia, quando l’aria inizia a mancare e la paura li assale, devo essere forte per loro e tranquillizzarli, perchè in quei momenti è la morte quella che vedono,  è la paura di vedere solo la morte e nessun altro, perchè nessuno dei suoi affetti sarà a tenere loro la mano.

Siamo abituati alla morte è vero, alla sofferenza, ma in questo caso, credetemi, è diverso.

Possiamo solo esserci, molti mi dicono che non è poco, che sapere che il mio telefono è sempre acceso e che non nego mai una risposta a nessuno è molto, ma io vorrei fare di più, vorrei che le mie parole non cadessero nel vuoto,  vorrei che nessuno dei miei pazienti morisse di COVID (per ora ci sono riuscita).

Spero di farcela, di esserci, ma ogni giorno che passa è sempre più difficile.

Ce la faremo, voi e io, insieme come sempre abbiamo fatto, siete la mia forza e la mia linfa, costruiremo una realtà ancora più salda e ancora più bella.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.