La pillola del mattino: aria d’autunno

Oggi è il primo giorno di settebre, l’aria inizia ad essere più fresca e ci si incammina verso l”autunno che è la mia stagione preferita e per questo stamani sono davvero molto contenta e piena di buoni propositi.

Anche per me quest’anno è stato straordinario, pieno di avvenimenti eccezionali che nonostante la drammaticità, non posso che essere contenta di aver vissuto, perché mi hanno fatto bene e sopratutto mi hanno cambiata, spero in meglio.

Ci sono ancora  un sacco di cose, in me, da sistemare e da migliorare, ma come ho raccontato qui, l’aiuto di una brava psicologa mi ha fatto capire cose di me che nepppure credevo esistessero, non tutte belle, ma comunque importanti da conoscere.

Quello  che rimane e rimarrà immunato è l’amore per la mia professione e la voglia  di condividerla con voi.

Difficile non parlare della Covid-19, perché è ormai parte della nostra quotidinaità, del nostro modo di pensare.

Tra le persone che conosco sia nel mondo virtuale che in quello reale non vi sono molti negazionisti, ma alcuni sospettosi, sì e io come al solito ho cercato di comprendere e di confrontare quello che avvienne oggi con altre situazioni del passato, in cui qualcosa improvvisamente cambiava andando a intaccare le vecchie abitudini o il vecchio stile di vita.

Molte tra queste persone non possono accettare che la loro vita sia stata spazzata via, che i loro progetti siano stati congelati o rimandati, non possono farlo e noi a nostra volta, che invece sopportiamo o addirittura troviamo una dimensione migliore, non possiamo giudicare e colpevolizzare.

Alcune tra le persone che ho la fortuna di curare hanno iniziato a soffrite d’insonnia durante il lockdown, oppure di attacchi di panico, alcune patologie psichiatriche si sono riaffacciate con più forza, come i pensieri pervasivi o le compulsioni, senza contare la reale preoccupzione per la situazione economica che al pari di tutto assume una narrazione così estrema da accentuare timori e paure.

Tutti sappiamo le tre regole d’oro: distanziamento sociale, igiene delle mani, mascherina, che ci aiuteranno fino a quando il vaccino non sarà pronto e ci proteggerà da una malattia che a differenza di quello che appariva a marzo, non è per nulla bella, neppure se decorre asintomatica, neppure se i sintomi sono pochi e poco fastidiosi; più  passa il tempo, più  la conosciamo e più la conosciamo più sarà facile prevenirne i danni, ma fino ad allora cerchiamo davvero di non farci prendere dagli estremismi, perché non servono.

In Italia abbiamo fatto e stiamo facendo tutti un lavoro straoridinario, un contenimento che ha permesso ad oggi di avere piccoli focalai cotrollabili, segno questo che nonostante tutto le tre regole auree sono state interiorizzate e ogni persona o la maggior parte di esse le rispetta.

Mi piacerebbe poter discutere e anche togliere qualche dubbio, per quel poco che sappiamo e che continuiamo ad apprendere.

 

 

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